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03-08-2011
Lezioni di tenebra di Lucia Ronchetti


Lucia Ronchetti presenta al Parco della Musica la sua riduzione dell'opera di Cavalli

Una serata - nella particolare cornice del Teatro Studio - dove la pura contemporaneità si è sposata alla musica di un passato tutt'altro che recente. Attratta dalla sperimentalità del trattamento della voce nell'opera barocca, la compositrice Lucia Ronchetti ha proposto "Lezioni di tenebre", originale riduzione dal "Giasone" di Francesco Cavalli, dove tutti i ruoli principali dell'opera, andata in scena nel 1649, sono stati assegnati a due soli cantanti, indipendentemente dal fatto che fossero di genere maschile o femminile. Così il bravo controtenore Daniel Gloger ha interpretato i delicati personaggi di Giasone, Isifile e Oreste, sfruttando tutta la sua straordinaria estensione vocale e la sua duttile capacità di sfumature espressive, mentre il soprano Katia Guedes ha validamente dato la propria voce a Medea, Egeo e Demo, figure maggiormente legate alla passione o alla sfera del burlesco. Molto particolare anche l'allestimento scenico, con un gioco di fili che scorrono su carrucole tra quattro angoli della sala per trasportare oggetti e marionette, disegnando al contempo le diagonali di un quadrato che vede musicisti e cantanti disposti sul perimetro, mentre il pubblico si trova al centro. L'esperta direzione di Tonino Battista è il fondamentale punto di riferimento in una partitura che sembra puntare sulla frammentazione e sulla destrutturazione del testo e della materia musicale: citazioni dal "Giasone" Cavalli appaiono di tanto in tanto, come brandelli di un mondo sonoro definitivamente perduto, mentre nelle tenebre cui il moderno titolo allude si muovono i due amanti Medea e Giasone, immersi in una molteplicità di linguaggi, di idee compositive e di soluzioni timbriche, che esplicitano la loro impossibilità di comunicare.
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