Texts
02-04-2012
Girotondo contemporaneo
Se ne stanno ancora un po’ vicine ma sotto osservazione, le due cose: l’Orchestra Rai e Xplosiva. Lo fanno da due anni, a Torino, “The Future Sound of Classical”, ma il live set sta nel lounge al freddino e l’orchestra sta in sala al calduccio (dopo l’esperimento dell’anno scorso con Larsen sul palcoscenico): si comincia un po’ in sordina e tra una parte e l’altra del concerto di Rai Nuovamusica che spara due scintillanti commissioni dell’Orchestra e tre prime assolute (Marco Quagliarini, Giovanni Mancuso, Pasquale Corrado) si crepa di gelo nel marmoreo cimiteriale foyer a sentire come il piacentino Dracula Lewis paciocchi molto bene nel mixer elettronico uno degli undici pezzini nevrotici che Luca Mosca ha scritto per il suo pianoforte nel “Quinto Concerto. Undici frammenti in un girotondo”.
Prima c’era il teatro bello di Lucia Ronchetti: lei sì che ci sa fare con la drammaturgia musicale; questa Battistelli femmina gira mezza Europa, Germania soprattutto, andando in scena a ripetizione, e si vede che la mano ce l’ha, e anche il fegato: prende i “Sei personaggi in cerca d’autore” e altri pezzini di Pirandello e li frulla su in un micidiale sestetto di cantanti recitanti con percussionista suicida che in 20’ non smettono di attrarre, con l’orchestra che sembra un mare di isteria in tormento, e anche divertiti orchestrali che entrano nello psicodramma. Davvero un bel modo di fare contemporanea maneggiando tutte le risorse con un’energia che dice cose.
Orchestra Rai e Xplosiva, che torneranno le prossime due settimane con altri contemporanei e altri deejay, sempre con dirette Radio3, non si sa bene chi smuovendo qualcosa nel pubblico dell’altra (pare sia Xplosiva a riversare qualche centinaio di ventenni e trentenni universitari sui velluti rossi della Classica), fanno una cosa unica in Italia, e non mollano. Chi ieri non c’era nella roba alla berlinese sbagliava, ovviamente.
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